Pensiero di Uomo e Gentiluomo
di Giovanni Gastel
Quello di Roger Corona è un universo di rigore ed eleganza generato da un’anima introversa e raffinata, ma tormentata da una creativa insicurezza che è il passaporto di un artista vero e profondo.
Conosco Roger da quando, negli anni Ottanta, abbandonò tutto e tutti per seguire l’amore per la fotografia, verso una ribollente Milano in pieno “rinascimento dello stile”, come la definì il filosofo Francesco Alberoni.
Arrivò nel mio studio, a Donna Magazine, con due valige piene di sogni e coraggio, e il mio affetto per lui cominciò per non più finire. Traversò con coraggio e grande ironia (sempre spia di intelligenza) un duro ma necessario periodo di tirocinio. E ho visto la sua fotografia farsi ogni giorno più sicura e personale. Moda, still life, beauty, nudo erotico e ritratto in una genesi creativa straordinaria, ma segnata sempre da un tentativo riuscito di costruire e costruirsi.
E così la sua visione del mondo si faceva, come è necessario a ogni autore, sempre più personale e distonica. Con grande e profondo affetto, ho seguito la sua ricerca di se stesso e della propria “unicità”, che si è fatta sempre più precisa e appassionante.
E ora, davanti ai miei occhi ammirati, eccolo aprire una cartella e mostrarmi questa serie magica di nudi maschili e femminili. Nella pulizia rigorosa e insieme calda di questa ricerca sul corpo, ma anche sull’anima, vedo con estrema gioia il raggiungimento di una purezza di messaggio e forma che mi rendono davvero orgoglioso e felice del tragitto creativo e umano del “mio” Roger.
Che meravigliosa sensazione poter seguire il tragitto di un uomo vero e di un artista vero! Le linee dei suoi corpi sono in realtà le linee del suo pensiero di uomo e gentiluomo. Contengono sensualità e, al tempo stesso, rispetto per l’essere umano e la sua altalenante corsa tra parte angelica e parte demoniaca. Osservate queste immagini come leggeste la biografia interiore di questo autore, ma cercate anche di “ricreare” con lui (e grazie a lui) il tragitto delle vostre memorie interiori. Che cosa sono in fondo le grandi fotografie se non macchine per capire e capirsi.
Grazie mio Roger per essere l’uomo e l’artista che sei. La purezza delle tue immagini è specchio di un’anima bella e profonda, che non può che confortare in questo momento di disordine creativo. Grazie amico mio caro.
Milano 2017